Giulio Fara presentava la musica sarda come “incontaminata espressione di antiche civiltà”
in effetti anche nella musica, come nell’evoluzione delle specie, si riscontrano i più primordiali bisogni ed espressioni sentimentali delle persone; il canto nasceva dalla necessità di esternare particolari stati d’animo oppure di attrarre, individui dell’altro sesso in modo da determinare l’evoluzione della specie. Se ci si pensa, in natura il canto degli uccelli si basa sugli stessi presupposti.
I sentimenti di cui sopra, che informano tutte queste melodie sono gli stessi che dovettero ispirare i primi rudimenti del canto dell’uomo primitivo: il bisogno di una madre di cullare un bambino, il pianto per i morti, il bisogno del canto nell’ardore dell’amore o della guerra, nel divertimento ed ebbrezze di una danza giocosa, o la contentezza domestica.
Per questo motivo la musica sarda risulta tanto varia, in una terra ancora così radicata nelle sue tradizioni e ancora così incontaminata, la musica risulta con caratteristiche assolutamente uniche, una misura non è uguale all’altra, i ritmi instabili e i procedimenti melodici sono tanto indecisi da non riuscire a dare l’idea chiara della tonalità di un pezzo.
Nella provincia di Cagliari e in tutta la regione Meridionale la musica ha un carattere essenzialmente triste, semplice, selvaggio, proprio dell’uomo primitivo; al contrario nel Logudoro e nella provincia di Sassari la musica conserva i caratteri e le tracce di antichi popoli che vi hanno dominato, presentando melodie assolutamente orientali, facilmente riconoscibili per la ricchezza delle fioriture.
Secondo Murray Schafer la musica è la più limpida espressione della stabilità di un popolo, nelle aree in cui una comunità prospera essa è in grado di tenere sotto stretto controllo la musica e risulta fortemente strutturata. Qualsiasi etnomusicologo può confermarlo, esistono pochi dubbi sul fatto che la musica sia uno strumento rivelatore della propria epoca, un mezzo capace di fissare avvenimenti sociali e politici, ricco di sintomi e indizi per chi sappia leggerne i messaggi.
Chiara Schirò